Enego è situata a 800 metri sul livello del mare, i monti che lo sovrastano sono il Lisser ed il Frizzon e si affaccia sulla Valsugana e il canal del Brenta, da sempre, in ogni epoca, fin dai tempi antichi in una posizione strategicamente importante. Fanno parte del territorio del paese anche monti storicamente famosi come ad esempio l'Ortigara, monte sacro alla patria, Calvario degli Alpini, per le sanguinose battaglie svoltesi durante la Grande Guerra. L'origine cimbra di Enego, come degli altri comuni dell'Altopiano, emerge ancora dalla toponomastica, nei modi di dire, dal dialetto. (Lo stesso nome da noi scelto, "puffele", è una parola cimbra che significa terreno al sole). 

I cimbri erano una popolazione germanica antica, proveniente dalla Baviera, arrivarono in Altopiano intorno all'anno 1000, a seguito di carestie. Un popolo duro, rude, combattivo, grandi lavoratori che dissodarono queste terre, abbandonate dopo la caduta dell'impero romano (476 d.c.). I cimbri avevano un forte istinto d'aggregazione e praticavano la democrazia diretta in ogni questione di interesse pubblico. Per secoli furono i fieri e forti difensori dei confini Altopianesi. I loro principi fondamentali erano: amore fraterno e bene comune; su questi venne fondata nel 1300 La Reggenza dei Sette Comuni. "Questi sono i Sette Antichi Comuni Fratelli cari".

Enego fu anche un avamposto romano, mentre alla fine del XII secolo passò di proprietà dei vescovi di Padova, quindi di Vicenza. Nella seconda metà del 1200, il territorio dell'Altopiano si unì in una federazione e, all'inizio del 1300, i Sette Comuni strinsero fra loro un'alleanza (Reggenza dei Sette Comuni) dando vita ad un piccolo stato autonomo che si pose sotto la tutela della Signoria degli Scaligeri di Verona, poi della Signoria dei Visconti, quindi, nel 1405, della Serenissima Repubblica.

E' sotto la Signoria veronese degli Scaligeri, che viene edificato il famoso fortilizio, una costruzione con lo scopo di dominare il territorio. Del Castello, formato da 3 torri, un torrione e alte mura tutto intorno,  resta il TORRIONE, simbolo di Enego; in cima si riconosce, scolpito sulla pietra, il simbolo degli scaligeri, una scala appunto, e attualmente, dopo i recenti restauri, è visitabile.

Nel 1508, la Lega di Cambrai, una lega di stati contro Venezia, attaccò la Valsugana e tutta la zona fu invasa dalle truppe germaniche che ebbero la meglio anche sul fiero e battagliero popolo eneghese; più tardi però il leone alato di San Marco tornò a dominare, un dominio molto apprezzato perchè Venezia sapeva controllare senza opprimere, e quindi riconosceva libertà ai suoi domini.

Con l'epoca napoleonica finì il dominio della Serenissima, e l'indipendenza della Spettabile Reggenza.

Dal 1866, anche questo territorio, come tutto il Veneto , divenne Regno d'Italia.

Un altro periodo storico che vide queste terre purtroppo protagoniste,  fu quello della Grande Guerra. Terra di confine con l'impero Austroungarico, divenne campo di asprissime e sanguinose battaglie.

I segni di quel periodo sono ancora visibilissimi: forti, strade militari, trincee,  tanti reperti che ancora riaffiorano dal terreno.    

     

      

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